A fine anni 90 il mercato dello skateboard era dominato da grossi brand gestiti da manager lontani anni luce dalla filosofia della nascente scena dello street skateing. In quegli anni Mark Gonzales, skater molto celebre e da molti ritenuto uno degli inventori del moderno street skateing, skateava per Vision Skateboards, uno dei brand più grossi dell’epoca. Convinto da Steve Rocco, un pro freestyler a fine carriera con tanta voglia di fare l’imprenditore, Mark mollò Vision e si mise in società con Steve per lanciare la sua nuova company. In segno di scherno e contrapposizione verso Vision, il marchio venne chiamato Blind che in inglese significa “cieco”. Fu l’inizio di una rivoluzione che da lì a pochi anni avrebbe cambiato per sempre la storia dello skateboarding. A quasi 30 anni di distanza Blind Skateboards è viva e vegeta, viene prodotta e distribuita da una skater-operated-company (Dwindle) ed ha uno dei team più forti in circolazione con rider come TJ Rogers, Cody McEntire, Sewa Kroetkov, Kevin Romar e Yuto Horigome.